Le case Mastelli e la navigazione celeste
Un gruppo di case in Campo dei Mori, edificate in varie epoche a partire dagli inizi del Duecento, costituivano il fondaco di più generazioni di mercanti orientali (il cognome fu venezianizzato in Mastelli), che commerciavano in spezie con le aree più lontane dell’Asia.
Le loro case recano caratteristici segnacoli scultorei, collocati per orientare il passante in direzione di determinate stelle o costellazioni.
Stelle e costellazioni sono citate sia con riferimenti orientali che occidentali; ad esempio, la costellazione zodiacale Taurus , il Toro zodiacale, appare sia sia nella sua visualizzazione beduina (Al Fanik, “il cammello stallone”), sia al modo occidentale, appunto come un toro; in questo secondo caso, attraverso il riuso di un’ara classica raffigurante protomi taurine incoronate da ghirlande (vedere più oltre).
Questo stile comunicativo che mescola vari linguaggi e culture, armonizzandoli sotto il segno caratteristico del comune riferimento al viaggio e al cielo notturno (cielo che appare identico, data l’enorme distanza che ci separa da esso, se osservato da tutti i luoghi del mondo), è lo stesso che caratterizza la decorazione duecentesca della Basilica di San Marco, che di questa città di mercanti viaggiatori volle essere l’espressione.
Lo troveremo infatti applicato anche nel ‘Ciclo dei Mesi’ che decora il portale maggiore, analizzato nella sezione centrale della presente mostra.
Vediamo ora, attraverso i link che seguono, in che modo le Case Mastelli offrivano orientamento astronomico al passante, fondendo simbolicamente insieme la tradizione araba delle carovane e quella latina: