Nelle leggende beduine i dromedari designano un gruppo di stelle tipicamente ascrivibile al cielo invernale-primaverile: la costellazione zodiacale Taurus, il Toro.
Sul muso del Toro celeste, accanto alla grande stella rossa Aldebaran, vista nell’antichità come l’occhio dilatato e infiammato dell’animale, appare un gruppo di minuscoli astri molto brillanti (le macchie bianche sul muso del toro), che i Greci chiamarono Iadi, facendone delle personificazioni femminili, cugine delle vicine Pleiadi.
La tradizione beduina narra invece che Al Debaràn (“il seguace”, “il corteggiatore”) cercò di conquistare le Pleiadi, ma fu da loro respinto perché ritenuto povero. Egli allora se ne andò, ma poi tornò, spingendo davanti a sé un branco di piccoli cammelli bianchi da latte, e venne accettato. Nel sottarco marciano il cammello “va” e poi “torna”; le due figure simmetriche e rovesciate che si intrecciano evocano il caratteristico profilo della costellazione.
In prossimità dei Due dromedari/Toro troviamo, sull’estradosso, due bambini entro un cerchio. Uno di essi, levando un’ascia, sembra attaccare l'altro, che fugge a braccia alzate. Un elemento caratteristico, le due gambe che si incrociano al ginocchio (una delle quali attualmente caduta) ne fanno un possibile riferimento ai Gemini, i due Gemelli zodiacali, costellazione situata in prossimità del Toro. Secondo il mito greco, i Gemelli celesti erano inseparabili, ma di diverso temperamento, uno bellicoso, l’altro mite. Essi erano perciò a volte raffigurati come Apollo ed Ercole, uno con la lira, l'altro con la clava.
The two dromedaries, an evocation of the Middle-Eastern world, describe a group of stars typical of the winter-spring sky: the constellation of Taurus the Bull. Next to the main star of Taurus, Aldebaran, seen in the classic world as the dilated and inflamed eye of the animal, we find many tiny white stars, which the Greeks called Hyades. They made of them female personifications, the cousins of the nearby Pleiades.
The Bedouin tradition tells that Al Debarán (“the Follower", “the Suitor") wooed the Pleiades, the seven beautiful young sisters, but was rejected, deemed to be too poor. Al Debarán left, but later came back, pushing in front of him a herd of snow-white camel fowls as witness of his wealth; this time, he was accepted. In St. Mark’s portal, the camel "goes" and then “comes back", as in the Bedouin legend; the two symmetrical figures intertwine, evoking the distinctive profile of the constellation.
On the extrados, near to the dromedaries/Taurus, we find two children inside a roundel. One of them, armed with an ax, attacks the other. A characteristic element, the two middle legs crossing at the knee (one of which is now lost), is a possible reference to Gemini, the zodiacal Twins, a constellation located near Taurus. According to some ancient sources, the celestial Twins were inseparable, but of different disposition: one belligerent, the other mild. Therefore, they were at times represented as Apollon and Hercules, one with lyra, the other with a club.