Stelle e Viaggi 2
Sabato 22 giugno Accademia di Belle Arti di Venezia sede centrale Zattere Dorsoduro 423 30123 Venezia
Piano primo - Area antistante la Direzione
L’avventura continua!!! E’ in preparazione la nuova mostra!
Siamo presenti ad ArtNight 2019 con alcune anticipazioni.
Nel 2016, con la mostra Stelle e viaggi/Un ciclo astronomico nel portale maggiore della Basilica di San Marco a Venezia, (Accademia di Belle Arti/MIUR, Magazzino del Sale 3, 18 giugno- 30 settembre), professori e studenti dell’Accademia di Belle Arti hanno messo a fuoco l’Arco del Firmamento che orna il portale maggiore di San Marco: stupefacente creazione di un artista ignoto del 1240 circa, che presenta il tema del cosmo stellato utilizzando un linguaggio comune ai viaggiatori, quello della navigazione celeste.
Si è visto così che le figurazioni di quel bassorilievo non sono meramente decorative, come si è a lungo ritenuto, nè rispondono a un generico programma didascalico-morale, ma rappresentano stelle e costellazioni raffigurate non solo all’uso occidentale, ma secondo una vasta gamma di linguaggi e leggende dal Nord Europa al vicino Oriente, fino all’India e alla Cina.
Ma i riferimenti astronomici nella Basilica di San Marco non si limitano all’arcone inferiore: ve ne sono altri, nel portale maggiore e in tutto l’edificio, che attendono di essere messi in luce.
La nostra ricerca prosegue ora focalizzando sul secondo dei tre arconi che ornano il portale maggiore della Basilica, quello che ospita all’intradosso un celebre Ciclo dei Mesi.
Era stato da tempo osservato che ciascuna delle dodici formelle dei Mesi è accompagnata da un segno zodiacale, ma nessuno aveva notato finora che ai segni zodiacali si accompagnano altre stelle, che vanno a comporre, ancora una volta, una coerente e straordinaria immagine del cielo; questa volta non ottica, ma calendariale, con astri e costellazioni che si succedono in ordine di apparizione scandendo le ore e i tempi del ciclo annuale.
E’ una nuova prova straordinaria del sapere astronomico dei veneziani, strettamente collegato ai lunghi viaggi dei mercanti fino alle terre più lontane.
In questa minimostra realizzata in occasione di ArtNight 2019, presentiamo in anteprima due assaggi delle nuove ricerche: una è l’identificazione iconografica di Andromeda, costellazione non Zodiacale dell’emisfero celeste Nord, che appare accanto al Capricorno nella formella del Mese di Dicembre del Ciclo dei Mesi.
Il visitatore viene quindi condotto all’interno della Basilica, alla scoperta di un’inedita rappresentazione dei Gemelli zodiacali ispirata a temi e motivi estremo-orientali. É un’immagine straordinaria non solo per l’estremo raggio dei suoi riferimenti iconografici, ma anche per il periodo in cui presuminilmente è stata prodotta, la prima metà del ‘200.
Due assaggi di un progetto più ampio attraverso il quale ci proponiamo di far conoscere i nuovi contenuti che stanno emergendo, attraverso ricostruzioni iconografiche, nuove fotografie ad alta definizione, applicazioni multimediali espressamente concepite e realizzate, laboratori per bambini e adulti.
A partire dall’autunno, presenteremo le nostre nuove produzioni attraverso mostre ed eventi: seguiteci su questo sito, www.stelleeviaggi.org
Stanno lavorando a questa ricerca docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia:
Prof.ssa Gloria Vallese, Docente di Storia dell’Arte:
Coordinamento e indagini iconografiche
Prof. Matteo Ballarin, Docente di Modellazione Digitale 3D; Studenti Mark Cavaliere, Linda Del Longo, Alessia Lorenzi, Matthew Mahoney, Pietro Molino, Fu Sen:
Fotogrammetria digitale del Ciclo dei Mesi
Prof. Maurizio Tonini, Docente di Modellistica:
Realizzazione di un modello tridimensionale del Ciclo dei Mesi
Studentessa Mallika Sottana:
Ricerche finalizzate alla ricostruzione in digitale della policromia dei bassorilievi marciani
Prof. Fabio Pittarello, Docente di Sistemi Interattivi:
Ricerche finalizzare alla creazione di una descrizione in realtà aumentata dei bassorilievi marciani
Studenti Andrea Chiarato, Diego Prando:
Ricerche finalizzate alla creazione di un’applicazione multimediale interattiva relativa ai rilievi marciani
Prof. Marco Tosa, Docente di Tecnologia del marmo e del restauro lapideo:
Consulenza sugli aspetti materiali e conservativi del manufatto
Prof. Stefano Marotta, Docente di Metodologia Progettuale della, Docente di Comunicazione Visiva; Studentesse Chiara Signor, Laura Serraglio, Giada Mazzoccato:
Layout, progettazione grafica, immagine coordinata
Diplomati Dino Chinellato, Lorenzo Peter Castelletto:
Riprese fotografiche in HD
Prof. Paolo della Corte, Docente di fotografia digitale; Studentessa Linda Del Longo:
Riprese di documentazione audiovisiva
Il logo di ‘Stelle e viaggi’ (2016) è della diplomata Serena Leonardi
Si ringraziano:
- La Procuratoria di San Marco, nelle persone del Proto Arch. Mario Piana, Arch. Antonella Fumo e Paolo Gasparotto, e il personale della Basilica di San Marco per la preziosa collaborazione e l’assistenza fornita.
- Prof. Augusto Celentano, Docente emerito, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari, per la consulenza sull’implementazione di apparati multimediali interattivi relativi ai bassorilievi marciani.
La stella maggiore della costellazione di Andromeda, che conserva nell’astronomia occidentale l’antico nome di derivazione araba di Alpheratz, si trova sul volto della figura: di solito viene rappresentata sul naso, in posizione leggermente asimmetrica rispetto all’asse del volto, oppure sulla fronte.
L’Andromeda dell’Arco dei Mesi a San Marco conserva ancora, sulla punta del naso leggermente a sinistra per chi osserva, una stella a rilievo di quelle che un tempo dovevano essere incastonate nell’intero bassorilievo.
Probabilmente dorate in oro zecchino, come appare dalle testimonianze letterarie e figurative, queste stelle dovevano brillare singolarmente acquistando particolare risalto, nelle penombre del crepuscolo e dell’aurora.
Le nostre foto ad alta definizione della superficie marmorea, eseguite a distanza ravvicinata con l’uso di speciali obiettivi, ci hanno permesso di mettere in evidenza non solo la piccola stella superstite sul volto di Andromeda, ma anche, su tutta la figuretta e sull’intero bassorilievo, i cerchi di minuscoli fori che costituivano un tempo l’aggrappo di altri simili elementi, possibilmente metallici, applicati sul marmo, e con l’andar del tempo caduti.
In queste foto, si possono osservare i resti di policromia che definivano l’occhio lucido e sbarrato di Andromeda, e la piccola stella sulla punta del suo naso. In alto sulla fronte, si nota inoltre una piccola protuberanza circondata da forellini nel punto in cui era probabilmente applicato a rilievo l’ornamento centrale del diadema della principessa (simile a quello che si osserva nella miniatura araba riprodotta qui sotto).