La facciata è dunque allineata lungo la linea equinoziale (Est-Ovest), con l’Est alla mia sinistra, e io che la osservo sto perciò guardando verso Sud (come infatti è provato dalla verifica strumentale).
Qui la sottolineatura culturale è importante: ai due lati della stessa facciata, la costellazione Taurus è stata denominata una volta con un nome tradizionale arabo, al-Fanik, ‘il cammello stallone’, una volta con il suo nome di derivazione classica, Taurus, il Toro: qui attaverso un motivato riuso del bel frammento antico, l’ara che raffigura una testa di Toro coronata di fiori, là con una moderna scultura appositamente realizzata.
Oltre a offrire orientamento al viandante, questo insieme segnala nei proprietari della casa il possesso di entrambi i linguaggi, e la capacità, e la volontà, di parlarli entrambi.
Esattamente lo stesso atteggiamento che si osserva in un monumento veneziano ufficiale, anzi nel monumento cittadino per eccellenza, la Basilica di San Marco, proprio nel momento due-trecentesco in cui l’esterno si riveste dell’ornamentazione marmorea.