Cammello e cammelliere, ara romana:

“Guardo a Sud”

La rappresentazione astronomica più originale e impegnativa è riservata al fronte Nord, dove si affaccia sul rio il nobile palazzo archiacuto Mastelli “del Cammello”. Eretto nella forma attuale nel XV secolo, esso è ornato di segnacoli più antichi; essi comprendono fasce decorate a bassorilievo e frammenti di archi dell’undecimo-dodicesimo secolo, verosimilmente riportati da una precedente costruzione, secondo una prassi comune nella Venezia medievale, atta anche a testimoniare l’antichità e la continuità di una famiglia.

Taurus e Pleiadi

I due ornamenti principali della facciata attuale sono: a sinistra per chi guarda, un’ara circolare, scultura di recupero di età romana raffigurante teste di bue incoronate di ghirlande di fiori, qui riusata come pilastro per una finestra d’angolo; e, a destra, il celebre bassorilievo trecentesco raffigurante un cammello condotto dal suo cammelliere.

Ma il cammello non è solo un insolito e originale tributo al mondo dei mercanti e della mercatura, già celebrato dalle quattro statue di mercanti e carovanieri che affacciano sul Campo.

Ara e Cammello indicano al passante che ha di fronte a sè la linea equinoziale, ed è pertanto rivolto verso Sud (come infatti risulta alla verifica strumentale).

L’Ara alla nostra sinistra simboleggia il tramonto della costellazione Taurus, il Toro, che all’epoca dell’Equinozio d’autunno spariva sotto l’orizzonte a Est coronata da una ghirlanda fiorita di bellissime stelle azzurre, le Pleiadi (vedere immagini qui sotto).

Venezia 1200, Equinozio d’autunno: la costellazione Taurus, il Toro celeste, sorge a Est dopo il tramonto del Sole. l’ammasso delle Pleiadi (la ‘ghirlanda fiorita’), sovrasta la testa dell’animale che affiora da sotto l’orizzonte rivolta verso il basso.

Mappa: Stellarium.org

Taurus e Pleiades: part. dell’immagine precedente.

MAppa: Stellarium.org

Taurus e Perseus

Sulla destra della facciata, invece, vediamo di nuovo il Toro celeste (la sua stella principale Aldebaràn era detta dagli arabi anche al-Fanik, “il cammello stallone”) che parte per il suo viaggio, ovverossia tramonta sotto l’orizzonte Ovest all’alba dell’Equinozio di primavera, condotto via dal suo cammelliere (la costellazione in figura umana che nella tradizione occidentale porta il nome dell’eroe greco Perseus).

Venezia 1200, Equinozio di primavera: Taurus tramonta a Ovest, accompagnato dal suo cammelliere, la costellazione Perseus.

Mappa: Stellarium

Venezia 1200, Equinozio di primavera. Al tramonto, Taurus il Toro celeste (a destra in quest’immagine) affonda sotto l’orizzonte Ovest, preceduto dalla costellazione in figura umana Perseus.

Mappa: Stellarium

La facciata è dunque allineata lungo la linea equinoziale (Est-Ovest), con l’Est alla mia sinistra, e io che la osservo sto perciò guardando verso Sud (come infatti è provato dalla verifica strumentale).

Qui la sottolineatura culturale è importante: ai due lati della stessa facciata, la costellazione Taurus è stata denominata una volta con un nome tradizionale arabo, al-Fanik, ‘il cammello stallone’, una volta con il suo nome di derivazione classica, Taurus, il Toro: qui attaverso un motivato riuso del bel frammento antico, l’ara che raffigura una testa di Toro coronata di fiori, là con una moderna scultura appositamente realizzata.

Oltre a offrire orientamento al viandante, questo insieme segnala nei proprietari della casa il possesso di entrambi i linguaggi, e la capacità, e la volontà, di parlarli entrambi.

Esattamente lo stesso atteggiamento che si osserva in un monumento veneziano ufficiale, anzi nel monumento cittadino per eccellenza, la Basilica di San Marco, proprio nel momento due-trecentesco in cui l’esterno si riveste dell’ornamentazione marmorea.