Ercole:

“Guardo a Nord”

Nel bel palazzetto archiacuto del XV secolo che costituisce l’elemento più moderno del gruppo delle case Mastelli (oggi meglio noto per essere stato abitato nel corso del Cinquecento dal pittore Tintoretto), l’asse centrale della facciata coincide idealmente con il Meridiano, la linea che passa per il punto più alto del cielo, quello che il Sole tocca a mezzodì.

Una pregevole scultura antica di Ercole, collocata poco a destra di quella linea invisibile, evoca la costellazione boreale denominata appunto Hercules, nel punto dove essa si trova al tempo del Solstizio d’inverno (vedere la cartina astronomica qui sotto).

Questo mi suggerisce che ponendomi di fronte al palazzo sono rivolto verso Nord, come infatti è il caso.

Come in tutta Venezia medievale, l’occasionale frammento antico viene riusato a questo scopo, accanto ad artefatti moderni, con grande naturalezza, e non solo per ragioni che potremmo chiamare di “economia”: segnala anche che si comprende ancora il senso originario di questi frammenti, e la volontà di dare continuità alla storia che essi rappresentano.

Ercole ignudo con clava e albero al fianco, sopra mensola
Arte romana, altorilievo, marmo greco

Fondamenta dei Mori, Cannaregio, 3399 A

Venezia 1200. La costellazione Hercules come appariva a Venezia all’alba del Solstizio d’inverno a un osservatore rivolto a Nord. La linea verde verticale al centro della cartina rappresenta il meridiano, ovvero il circolo che divide a metà la sfera celeste passando per il Nord e il Sud. Era uno dei riferimenti principali dell’antica ‘astronomia a occhio nudo’ usata dai viaggiatori.

Mappa celeste ottenuta con il software Stellarium.