Vulpecula, la Volpetta (in origine non di una volpe si trattava forse, ma di una iena o sciacallo), si trova in una condizione spiacevole: essa sembra aspirare invano al volatile, in questo caso un Gallo, appollaiato in posizione di vantaggio su una sorta di lungo ramo sovrastante. Un canide e un uccello erano stati visualizzati in prossimità delle due Aquile già dagli Assiro-babilonesi e dagli Egizi; questi ultimi inclusero il gruppo nella mappa astronomica in pietra nota come lo "Zodiaco di Dendera" (II secolo a.C.).
In posizione corrispondente, sul lato opposto dell’arcone di San Marco, troviamo un altro caratteristico gruppo, formato da un lupo e da un agnello posti schiena contro schiena. Anche nello "Zodiaco di Dendera" troviamo, vicino alla Volpetta e al Polo Nord Celeste, due animali schiena contro schiena. Secondo alcune fonti, quest’ultimo gruppo individua la costellazione greca Lyra, lo strumento musicale di cui la brillante Vega (“L’Aquila che piomba” raffigurata nel segmento adiacente) formava il manico o piolo di sospensione.
Vulpecula, the Little Fox (although in origin this may have been not a fox, but a hyena, or jackal), is in a frustrating situation: it longs for a bird, in this case a Rooster, perched out of reach upon a sort of long overhanging branch. A canid longing for a bird, in the vicinity of the two Eagles, had already been seen by the Assyrian-Babylonians and by the Egyptians, who included the group in the bas-relief map of the sky known as the Dendera Zodiac (2nd century BC).
On the opposite side of St.Mark's underarch, in corresponding position, we find the singular group formed by a wolf and a lamb placed back to back. In the Dendera Zodiac we find, near to the constellation Vulpecula and to the north celestial pole, two animals similarly lying back to back. According to some sources, these correspond to the body of the Greek constellation Lyra, of which the brilliant star Vega “The Swooping Eagle” was seen as the handle or peg.