Le Pleiadi sono un piccolo gruppo stellare di uno splendido colore azzurro, a cui tutti i popoli del mondo hanno dato grande importanza, visualizzandolo nei modi più diversi: i Greci e gli Arabi vedevano le principali stelle come fanciulle, i Sumeri, Assiro babilonesi, e Giapponesi come sette temibili guerrieri, apportatori di tempeste e danni.
Nel centro-nord Europa, erano pulcini intorno a una chioccia; nel Pacifico, erano ‘Matariki’, ‘i molti piccoli occhi’.
Lo scultore marciano rappresenta le Pleiadi come ragazzini turbolenti che si arrampicano sugli alberi, depredano i nidi e spezzano i rami.
Questo forse in connessione con il vento di primavera che soffia in questo periodo dell'anno, chiamato dai Greci ‘Argestes', 'Il Pulitore', perché con la sua azione insistente spoglia la foresta dei rami deboli o morti.
I Romani chiamavano le Pleiadi ‘glomerabile sidus’, l’asterismo circolare; sono registrate anche altre denominazioni come 'la racchetta', il ‘setaccio’, il ‘grappolo d’uva’.
Secondo Ovidio, nei Fasti, la stagione primaverile iniziava quando le Pleiadi intraprendevano il loro moto ascensionale nel cielo, sollevandosi dalle spalle del padre Atlante; e si concludeva a maggio, quando la Pleiade Maia (che ha dato il nome al mese) raggiungeva il suo livello annuale, e da lì scagliava il suo dardo risplendente (forse il pianeta Mercurio?) verso la sommità del cielo.
The Pleiades is a small star cluster of a brilliant blue, which all the peoples in the world visualize differently: the Greeks and the Arabs saw the main seven stars as a group of maidens; the Sumerian, the Assyrian-Babylonian, and the Japanese, as seven troublesome warriors, bringing storms and damage.
In central and northern Europe, the Pleiades were seen as birds, chicks around a hen; in Polinesia, they were ‘matariki’, 'the many little eyes’.
The artist of St.Mark’s portal represents the Pleiades as a bunch of rowdy little boys in springtime, who climb the trees, rob the nests, and break branches. This is possibly in connection with the spring wind that blows at this time of the year, called by the Greeks 'Argestes' or ‘The Cleaner', because with its insistent action it strips the forest of the weak or dead branches.
There were still other denominations and definitions: the Romans called the Pleiades the 'glomerabile sidus' , 'the round asterism'; other recorded names are the ‘racket' , the 'sieve', the 'bunch of grapes' .
According to a classical source, Ovid's Fasti, the spring season begins when the Pleiades start, night after night, their ascensional motion in the sky, rising from the shoulders of their father Atlas. It ends in May, when Maia (the Pleiad who gave her name to the month) reaches its annual apex, and from there shoots a sparkling arrow (perhaps the planet Mercury?) towards the top of the sky.
Ascesa delle Pleiadi
Le Pleiadi marciane sono individuate in questo schema, per comodità, secondo i tradizionali nomi greci femminili che portano tuttora in astronomia. Il nostro scultore ha rispettato la disposizione delle stelle nel cielo notturno, il cui moto ascensionale prende la forma di un punto interrogativo rovesciato.
Due delle nove figure possono essere identificate come Atlante e Pleione, i genitori delle sette fanciulle.
La Pleiade che appare in ginocchio è Merope, la quale secondo i Greci era umiliata e fittamente velata perché la meno bella, o forse perché era l’unica tra le sorelle ad aver sposato un mortale. La Merope veneziana porta al collo un pendente che reca la lettera greca gamma, simbolo dell’equinozio di primavera.
La brillante Alcyone, una stella multipla, è qui rappresentata non da una, bensì da due figure con le teste accostate; più in alto, Maia è rappresentata nell’atto di scagliare una freccia, in un punto in cui la polvere interstellare delinea nel cielo una sorta di arco.
The rising of the Pleiades
The Pleiades in St. Mark’s arch are identified by the traditional Greek names that they still bear in the Western astronomy. The sculptor has respected the arrangement of the stars in the night sky, which form a reversed question mark ending with two dots instead of one: these are Atlas and Pleione, the parents of the seven sisters.
The Pleiad on her knees is Merope, who according to the Greeks was ashamed and wore thick veils being the less beautiful, or maybe because she was the only one among the sisters who had married a common mortal. The Venetian Merope wears around her neck a pendant that bears the Greek letter gamma, symbol of the spring equinox.
The bright Alcyone, a multiple star, is represented here by two figures instead of one, keeping their heads near; higher, Maia is in the act of shooting an arrow, at a point where the interstellar dust outlines a sort of bow in the sky.