Venezia, 1200. I mercanti-esploratori della città lagunare si spingono fino agli estremi del mondo allora conosciuto, guidati dalle stelle.
L’audacia e l’intraprendenza di queste famiglie, che viaggiano in parte per terra in parte per mare fino alla Cina, all’Indonesia e ai bordi del Pacifico, lasciano stupefatti, oggi che abbiamo una più chiara percezione delle distanze; distanze che venivano percorse in gran parte a piedi e a cammello, in lente carovane.
A quell’epoca, Venezia si riempie di segnacoli scultorei a contenuto astronomico, destinati a guidare i viaggiatori attraverso i percorsi cittadini. Sono segnacoli multiculturali, rivolti a persone dalle più diverse provenienze; perchè la repubblica lagunare intende porsi come una città-emporio accogliente e cosmopolita, il cui linguaggio unificante è costituito dalle stelle, allora molto più conosciute di oggi dalla generalità delle popolazioni, usate per orientarsi e per viaggiare.
Questa generale conoscenza dell’astronomia ‘a vista’, o ‘di navigazione’ è scritta a chiare lettere nell’involucro esterno di San Marco.
Prima di analizzare il ‘Ciclo dei Mesi’ del portale marciano, dedichiamo, a modo di prologo, un approfondimento a un luogo molto noto, eppure ancora poco o per nulla conosciuto: si tratta del complesso unico al mondo costituito dalle statue e dalle case di una dinastia di mercanti esploratori, che si trova a Cannaregio in ‘Campo dei Mori’.
Nei link che seguono, approfondiamo con fotografie e osservazioni inedite il Campo dei Mori, i suoi personaggi, le sue architetture e ornamenti scultorei.
Ci è di supporto in questo viaggio il planetario virtuale Stellarium, che ci permette di vedere il cielo come appariva sopra Venezia nel 1200, con le sue stelle e costellazioni.
Buona esplorazione!