Come spiega Plinio il Vecchio al Cap. XVIII, libro 68, della sua Naturalis Historia, il Solstizio d’estate
“E’ un’importante crisi dell’anno, e di tutta la natura. Fino a quel momento, a partire dal Solstizio d’inverno, i giorni si sono allungati, e il Sole per sei mesi ha continuato la sua risalita verso le terre del Nord; ma ora, avendo raggiunto la sommità del cielo, inverte il suo corso, e inizia a ritornare verso Sud. Ne consegue che per i sei mesi successivi le notti diverranno sempre più lunghe, e i giorni sempre più brevi”.
Il Sole invertirà anche il suo corso di alba/tramonto lungo l’orizzonte; dopo qualche giorno di apparente “sosta” (da cui il nome, Solstizio), prenderà a ritirarsi ogni giorno un po’ più a Sud.
Proprio alla sommità dell’arco, il Maestro marciano ha collocato un’immagine di Cristo come Sol Invictus, sottolineando così il raffronto tra il Sole come astro naturale, alla cui crescita è posto questo limite invalicabile, e Cristo-Sole che non tramonta, eternamente risplendente, designato negli antichi inni come Sol Invictus, Sol nesciens occasum (“Sole invitto, sole che non conosce tramonto”).
Sol Invictus (“Sole invitto”) o, per esteso, Deus Sol Invictus (“Dio Sole invitto”) fu un appellativo religioso usato per diverse divinità nel tardo impero romano (Helios, El-Gabal, Mithra). L’appellativo passò quindi agli imperatori, e in seguito, dopo l’ufficializzazione del culto cristiano, al Cristo stesso: Sol occasum nesciens, stella semper rutilans, semper clara (“Sole che non conosce tramonto, stella sempre risplendente, sempre chiara”), canta il Laetabundus, inno natalizio risalente almeno al secolo XI.
Il Sol Invictus viene qui rappresentato nella figura del Cristo Emmanuele, cioè con un volto di giovinetto imberbe. Il suo gesto, con le due dita levate, esprime benedizione, ma è, nello stesso tempo, l’atto ordinatore dell’intero universo, con le sue leggi misteriose e armonie nascoste.
Ai lati dell’Emmanuele appaiono un volto d’uomo maturo, e uno di donna, nimbati; le immagini del Sole e della Luna, ma anche di Dio Padre e della Vergine Maria.
Quando i due protagonisti dell’estate, Perseo il mietitore,Boötes il falciatore, dominano insieme le opposte estremità del cielo, è il tempo del Solstizio estivo.
Mappe celesti ottenute tramite il software Stellarium.