La vitalità agostana di Cassiopeia, in confronto la spossatezza degli eroi maschili, ha lasciato un segno nella tradizione: molti antichi autori, fra cui il greco Esiodo, sostenevano che la calura infiacchisce l’uomo e rende deboli le sue ginocchia, mentre al contrario sembra rinvigorire la donna, stimolando in lei l’appetito sessuale e il desiderio d’avventura.
Sempre in Agosto, il Maestro dell’arcone marciano mette in scena la culminazione di Vega: poco dopo il crepuscolo, essa splende altissima sul meridiano a Sud. Il Maestro marciano la mostra infatti mentre, verso la fine del mese, “becca il frutto” alla sommità dell’albero celeste. Contemporaneamente alla sua culminazione, sorge la costellazione zodiacale della Bilancia.
Al crepuscolo, all’accendersi delle stelle, Cefeo transita sul meridiano a capo di sotto, incalzato da Cassiopeia in ascesa, e si avvia al suo declino verso Ovest, con la stella a rappresentare la mano su cui posa la testa.
Sul finire del mese, poco dopo il tramonto, l’aquila Altair culmina (”becca il frutto”), mentre all’orizzonte Ovest brilla la Bilancia.
Agosto non sarà finito, avverte il bassorilievo, finché entrambi i piatti della Bilancia resteranno visibili al tramonto all’orizzonte Ovest; quando un solo piatto rimarrà visibile, allora sarà Settembre.
Il Maestro del bassorilievo marciano, e i suoi consulenti, si mantengono aderenti al cielo osservato, e si mostrano perfettamente consapevoli del fatto che i periodi zodiacali consegnati dalla tradizione non corrispondono più (noi sappiamo che ciò avviene in conseguenza del fenomeno della precessione) alla realtà astronomica del cielo.