Le costellazioni Boötes e Ursa Maior

Al centro della formella, come attività tipica del mese di Gennaio, appare un uomo in atto di trasportare un grosso ceppo d’albero. La figura rappresenta la costellazione Boötes, il contadino e mandriano celeste, in atto di portarsi via l’Orsa Maggiore (il ceppo frondoso), che ai primi giorni di Gennaio al crepuscolo si vedeva transitare alle nostre latitudini al punto più basso del cielo, quasi sfiorando l’orizzonte Nord (vedere qui in basso la cartina astronomica).

Accanto alla punta della sua coda erano visibili alcune minuscole stelle (le “dita” del braccio levato di Boötes), che nel corso della notte sembrano afferrare l’Orsa e portarla via: per questa sua attività, Boötes era noto come Ursae Portitor, il “portatore dell’Orsa Maggiore”.

La sua azione si compie nel cuore della notte, nascostamente, da sotto l’orizzonte; il Maestro di San Marco gli ha attribuito un atteggiamento furtivo, facendone quasi “il ladro dell’Orsa”.

Foto: Alessia Lorenzi

La costellazione Boötes

Abd al-Rahman ibn ‘Umar al-Sūfī, Kitāb suwar al- kawākib al-tābita (“Libro delle stelle fisse”) datato 1009-10 ma verosimilmente miniato alla fine del ‘200

Oxford, Bodleian Library, MS Marsh 144, fol. 70

Sovrapposizione fra Boötes nel bassorilievo marciano e la miniatura araba del MS Marsh 144 di Oxford

Foto: Lorenzo Peter Castelletto

Grafica: Gloria Vallese

L’Orsa Maggiore era visualizzata dai diversi popoli del mondo in una grande varietà di modi: come Grande Carro, come Coscia di Bue, come Grande Cucchiaio; qui a San Marco, in assonanza con alcune rappresentazioni dell’Egitto e dell’India, essa assume un aspetto ibrido tra la Coscia di Bue e un ramo frondoso, con le foglie rivolte verso terra.


L’albero celeste rovesciato

Illustrazione devozionale popolare: Ramanarayanadatta astri,Mahabharata,Gorakhpur Geeta Press], [n.d.], pag. 825

La dea Nut e la Coscia di Bue

Sarcofago egizio del Regno Medio da Assyut, XI-XII dinastia (2100-1700 a.C. ca.)

Hildesheim, Roemer-und Pelizaeus Museum

Foto: Einsamer Schütze/Wikimedia

Inizio mese, crepuscolo. La mano levata della costellazione Boötes affiora da sotto l’orizzonte Nord (la fascia nebulosa al centro dell’immagine) e sembra afferrare la coda (o timone) dell’Orsa Maggiore, che successivamente condurrà via.

Sul finire del mese, brilla a Ovest parte della costellazione dell’Acquario: sono sopra l’orizzonte soltanto il fianco della figura, e il flusso d’acqua proveniente dal suo vaso, sono indicati nel bassorilievo da una doppia linea ondulata.

Mappe celesti ottenute tramite il software Stellarium.