Quando al crepuscolo Vega,

l’ “Aquila dalle ali abbassate”, brilla in alto a Ovest, mentre il Sagittario s’immerge sotto l’orizzonte, giunge il tempo di Novembre.

A mezzanotte Perseo, in veste di uccellatore, curvo, il volto adombrato da un cappello piatto, cattura le Pleiadi, che passano una dopo l’altra fra le sue dita, nella forma di uccellini rimasti presi nella sua trappola col vischio. Il cappello a larga tesa, poco giustificato dal pallido sole di stagione, evoca in realtà l’alone orizzontale di minuscole stelle, quasi parallele all’orizzonte, che circondano nel mese di Novembre la sua “testa”. Quanto alle Pleiadi, esse sono raffigurate questa volta nella veste di uccellini, e hanno il capo rivolto all’indietro, nella posa che significa declino: Perseo l’Uccellatore le afferra infatti nell’attimo in cui, dopo aver culminato a mezzanotte, esse volgono verso Occidente e il loro tramonto.

Questo particolare evento astronomico ha dato origi- ne ad antichissime feste e celebrazioni (come la celtica Samhain), poi rifluite nel folklore connesso alla festa cristiana di Ognissanti/Halloween.

In basso nella formella, alcuni avvicendamenti astrono- mici introducono il Dicembre: il Capricorno in declino (con la testa rivolta all’indietro) volge un ultimo bramo- so sguardo alla bellissima Andromeda che ascende, al lato opposto del cielo.

Vittima dell’attacco del mostro marino destinato a divorarla (che emana verso di lei, come un proiettile letale, il Piscis Boreus, il più settentrionale dei due pesci zodiacali), la principessa leva alto il falcetto-harpe, la caratteristica arma di Perseo destinato a liberarla.

Novembre

Sovrapposizione tra bassorilievo e mappa celeste della costellazione Perseus

Foto: Wilson Ballarin

Mappa: Stellarium

Perseus

Johann Bayer,

Uranometria: omnium asterismorum continens schemata, novo methodo delineata, aereis laminis expressa Augsburg, Christophorus Mangus, 1603

Il primo di Novembre, a mezzanotte, Perseo transita sul meridiano, questa volta con la sua stella Mirfak (“il fianco” o “gomito”), suggerendo una figura di profilo e curva. Intorno alla mezzanotte, egli raccoglie “con la mano” (le sue stelle o e Atik) le Pleiadi in atto di culminare, consegnandole al loro tramonto.