AI centro della formella,

appare un uomo barbuto in atto di uccidere un maiale; era questa, un tempo, una tipica attività di stagione nelle campagne d’Europa.

Il maiale veniva ucciso a Dicembre perchè il freddo era il tempo più adatto ad avviare la preservazione delle carni che dovevano fornire alimento alla famiglia contadina per tutto l’anno; ma, anche, perchè la sua fine era “dettata”, in qualche modo, dalla morte del cinghiale celeste, la costellazione Cassiopeia.

Il Dicembre nel bassorilievo marciano mostra la costellazione Cefeo in atto di colpire Cassiopeia, qui caratterizzata non come la regina in trono della tradizione classica, ma come la costellazione obsoleta del Cinghiale.

Il mito greco non fa alcun riferimento ad una resa dei conti tra re Cefeo e la consorte Cassiopeia dopo che quest’ultima, a causa della sua insopportabile vanità, ha messo a rischio mortale la vita della loro figlia Andromeda. Nei cieli invece, dove le costellazioni Cefeo e Cassiopeia, affiancate, ruotano in perpetuo intorno al Polo Nord celeste, le cose vanno diversamente: dopo aver seguito la sua ambiziosa regina passivamente per un tratto, Cefeo sembra prendere il sopravvento su di lei. Molte antiche carte celesti sottolineano questo ruolo attivo del marito in quella che possiamo chiamare la “punizione di Cassiopeia”, e lo mostrano in atto di colpirla col proprio bastone o scettro, dando avvio al suo declino.

Nella tradizione classica, la fine del Cinghiale celeste, dalla forza soprannaturale, la cui ascesa inesorabile intristisce e semina morte in un’intera regione, e che viene infine ucciso o sottomesso da un eroe solare, viene raccontata da un’altra serie di miti, apparentemente non correlati: Ercole e il Cinghiale di Erimanto, Teseo e la Scrofa Crommia, gli Argonauti e il Cinghiale Calidonio.

La costellazione Cepheus

Sydney Hall, Urania’s Mirror. London, Sherwood, Jones, and Co., 1825, tav. 4

Foto: Adam Cuerden/Wikimedia

La costellazione Cassiopeia

Sydney Hall, Urania’s Mirror. London, Sherwood, Jones, and Co., 1825, tav. 3

Foto: Adam Cuerden/Wikimedia

Donna anziana che porta un ramo secco, a cavallo di un cinghiale (personificazione dell’Inverno)

Mosaico pavimentale, arte romana del III sec. d.C.

da St. Romain-en-Gal (Rhône) St. Germain-en-Laye, Musée d’archeologie Nationale

Paris, Louvre, Cabinet des Dessins Foto: Michel Urtado/RMN-Grand Pa- lais /Dist. Photo SCALA, Florence

Cefeo e Cassiopeia

Johan Gosselin, Historia imaginum caelestium nostro seculo accomodata ....

Paris, Aegidius Beys, 1577, pag. 12

Ercole e il Cinghiale d’Erimanto

Anfora attica a figure nere, da Vulci. ca. 550 BC.

London, British Museum, B 213 Foto: Jastrow/Wikimedia Commons

Cefeo punisce Cassiopeia:

Andreas Luchtenburg, Nieuwe Hemels Spiegel waer door den hemel, aerde en zee dadelik kan afgemeten werden. Noyt gesien..., Amsterdam, 1688-1700, part.

Le costellazioni Cepheus e Cassiopeia

Mappa a cura dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU)

Invisibili sotto l’orizzonte, i Due Trampolieri, Grus (col collo alzato), e Phoenix (che becca al centro del vaso) si dispongono ai lati del Meridiano, accompa- gnando il tramonto del Sole (visibile in basso nella schermata di Stellarium).

La piccola stella Phoenicis, che forma la punta del becco di Phoenix, tocca il Meridiano (nel bassorilievo, l’asse della composizione, la foglia al centro del vaso), dando inizio al viaggio notturno del Sole verso l’alba e, col Solstizio d’inverno, a un nuovo ciclo annuale.

Sul finire del mese, al crepuscolo, si osservano sul Meridiano a Sud Cefeo e Cassiopeia: Cefeo diviene dominante, mentre la sua infausta moglie entra in declino.

Mappe celesti ottenute tramite il software Stellarium.